UNDICI ESPLOSIONI
Eutanasia dei fatti e allucinazioni dello spazio, il ciclo filmico della Tragedia Endogonidia sono milioni di megabytes della memoria umana compressi dentro lo sguardo di un cieco dalla nascita. Undici esplosioni, una dietro all'altra, in modo da creare il caos totale della percezione, il collasso della comunicazione. Una tragedia dove un Abramo, che appare da una suburbia della mitologia, è sordo alla misericordia di un Dio che già dà segni di un morbo di Alzheimer che cancella a poco a poco la memoria della sua onnipotenza.
Il presente lampeggia come le scintille di una presa elettrica sommersa dall'acqua.
Il corpo di Carlo Giuliani giace in mezzo a un alfabeto d'indizi. La riga rossa sul pantalone del carabiniere è la mezzeria sanguinante che divide la carreggiata che corre intorno al mondo. Non esiste più il teatro, il boccascena è la scena di una bocca che si apre come una voragine che divora dalla periferia il centro del racconto. Non è possibile sentire più niente perché nei nostri orecchi vibra all'infinito il sibilo di un missile scoppiato accanto a noi, alla nostra civiltà, vicino al rifugio costruito sotto la stazione di rifornimento della modernità.
Francesco Bonami
ELEVEN EXPLOSIONS
Euthanasia of the facts and hallucinations of space, Tragedia Endogonidia: the film cycle compresses a million megabytes of human memory into the eyes of a man who has blind since birth as, one after the other, the eleven episodes explode in such a way as to throw perception into total chaos and ensure the collapse of communication. Tragedia Endogonidia is a tragedy in which Abraham appears from a mythological suburbia, deaf to the mercy of a God who already shows signs of the onslaught of Alzheimer's disease, an illness which will gradually cancel even his ability to remember his omnipotence. The present creates sparks like an electric plug immersed in water.
The body of Carlo Giuliani lies in the midst of an alphabet of clues. The red line on the policeman's trousers is the bloody centre-line of a carriageway which circumnavigates the world. The theatre no longer exists. The proscenium has become a mouth which opens like a chasm ready to devour the centre of the story. It is not possible to hear anything as in our ears still vibrate with the whistle of the missile which exploded next to us, next to our civilization, next to the refuge we built under the refueling station of modernity.
Francesco Bonami
UNDICI ESPLOSIONI
Eutanasia dei fatti e allucinazioni dello spazio, il ciclo filmico della Tragedia Endogonidia sono milioni di megabytes della memoria umana compressi dentro lo sguardo di un cieco dalla nascita. Undici esplosioni, una dietro all'altra, in modo da creare il caos totale della percezione, il collasso della comunicazione. Una tragedia dove un Abramo, che appare da una suburbia della mitologia, è sordo alla misericordia di un Dio che già dà segni di un morbo di Alzheimer che cancella a poco a poco la memoria della sua onnipotenza.
Il presente lampeggia come le scintille di una presa elettrica sommersa dall'acqua.
Il corpo di Carlo Giuliani giace in mezzo a un alfabeto d'indizi. La riga rossa sul pantalone del carabiniere è la mezzeria sanguinante che divide la carreggiata che corre intorno al mondo. Non esiste più il teatro, il boccascena è la scena di una bocca che si apre come una voragine che divora dalla periferia il centro del racconto. Non è possibile sentire più niente perché nei nostri orecchi vibra all'infinito il sibilo di un missile scoppiato accanto a noi, alla nostra civiltà, vicino al rifugio costruito sotto la stazione di rifornimento della modernità.
Francesco Bonami
ELEVEN EXPLOSIONS
Euthanasia of the facts and hallucinations of space, Tragedia Endogonidia: the film cycle compresses a million megabytes of human memory into the eyes of a man who has blind since birth as, one after the other, the eleven episodes explode in such a way as to throw perception into total chaos and ensure the collapse of communication. Tragedia Endogonidia is a tragedy in which Abraham appears from a mythological suburbia, deaf to the mercy of a God who already shows signs of the onslaught of Alzheimer's disease, an illness which will gradually cancel even his ability to remember his omnipotence. The present creates sparks like an electric plug immersed in water.
The body of Carlo Giuliani lies in the midst of an alphabet of clues. The red line on the policeman's trousers is the bloody centre-line of a carriageway which circumnavigates the world. The theatre no longer exists. The proscenium has become a mouth which opens like a chasm ready to devour the centre of the story. It is not possible to hear anything as in our ears still vibrate with the whistle of the missile which exploded next to us, next to our civilization, next to the refuge we built under the refueling station of modernity.
Francesco Bonami
UNDICI ESPLOSIONI
Eutanasia dei fatti e allucinazioni dello spazio, il ciclo filmico della Tragedia Endogonidia sono milioni di megabytes della memoria umana compressi dentro lo sguardo di un cieco dalla nascita. Undici esplosioni, una dietro all'altra, in modo da creare il caos totale della percezione, il collasso della comunicazione. Una tragedia dove un Abramo, che appare da una suburbia della mitologia, è sordo alla misericordia di un Dio che già dà segni di un morbo di Alzheimer che cancella a poco a poco la memoria della sua onnipotenza.
Il presente lampeggia come le scintille di una presa elettrica sommersa dall'acqua.
Il corpo di Carlo Giuliani giace in mezzo a un alfabeto d'indizi. La riga rossa sul pantalone del carabiniere è la mezzeria sanguinante che divide la carreggiata che corre intorno al mondo. Non esiste più il teatro, il boccascena è la scena di una bocca che si apre come una voragine che divora dalla periferia il centro del racconto. Non è possibile sentire più niente perché nei nostri orecchi vibra all'infinito il sibilo di un missile scoppiato accanto a noi, alla nostra civiltà, vicino al rifugio costruito sotto la stazione di rifornimento della modernità.
Francesco Bonami
ELEVEN EXPLOSIONS
Euthanasia of the facts and hallucinations of space, Tragedia Endogonidia: the film cycle compresses a million megabytes of human memory into the eyes of a man who has blind since birth as, one after the other, the eleven episodes explode in such a way as to throw perception into total chaos and ensure the collapse of communication. Tragedia Endogonidia is a tragedy in which Abraham appears from a mythological suburbia, deaf to the mercy of a God who already shows signs of the onslaught of Alzheimer's disease, an illness which will gradually cancel even his ability to remember his omnipotence. The present creates sparks like an electric plug immersed in water.
The body of Carlo Giuliani lies in the midst of an alphabet of clues. The red line on the policeman's trousers is the bloody centre-line of a carriageway which circumnavigates the world. The theatre no longer exists. The proscenium has become a mouth which opens like a chasm ready to devour the centre of the story. It is not possible to hear anything as in our ears still vibrate with the whistle of the missile which exploded next to us, next to our civilization, next to the refuge we built under the refueling station of modernity.
Francesco Bonami
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
B.#03 BERLIN, video still by Carloni-Franceschetti, courtesy SRS
view of the installation / photo Paolo Semprucci
view of the installation / photo Paolo Semprucci
view of the installation / photo Paolo Semprucci
view of the installation / photo Paolo Semprucci / courtesy Gasparelli Arte Contemporanea
view of the installation / photo Paolo Semprucci / courtesy Gasparelli Arte Contemporanea
view of the installation / photo Paolo Semprucci / courtesy Gasparelli Arte Contemporanea
view of the installation / photo Paolo Semprucci / courtesy Gasparelli Arte Contemporanea
SPECTROGRAPHY VII
HD video, silence 17:25 min
MACRO - Museum of Contemporary Art, ROME - 2018
Trasfigurazione di un mare agonizzante.
Caldo acido iconoclasta.
Schiume nere di mute preghiere al buio splendente.
Infinite reliquie di corpi comuni.
Liquidi sensitivi sconvolti.
Focara è una località in provincia di Pesaro posta in cima a una falesia a picco sul mare e nominata nel XXVIII Canto dell’Inferno, quello più crudele di tutta la Commedia nella condanna alla violenta separazione dei corpi e delle fedi.
Durante il suo esilio (asilo) Dante si sofferma su questo sperone nella contemplazione del suo abisso e del forte e persistente vento marino che rende insidiosa la navigazione. Dallo stesso punto Carloni e Franceschetti filmano una tempesta in mare. Il loro sguardo si ritrova a coincidere con quello di Dante.
Spectrography VII fa parte del ciclo di opere ESSO: SHADOWS OOZING GOLD con il quale Carloni-Franceschetti hanno vinto la X Edizione di Italian Council, un bando della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, nato per la promozione dell’arte contemporanea italiana all’estero.
ESSO: SHADOWS OOZING GOLD è sostenuto da ICA (Zagabria), Trieste Contemporaea (Trieste), HAR (Parigi), Fondazione Pesaro Nuovo Cinema onlus (Pesaro), IUAV (Venezia), Usmaradio (RSM), Adriatico Book Club (Venezia), Gasparelli Arte Contemporanea (Fano).
Transfiguration of an agonizing sea.
Hot iconoclastic acid.
Black foams of silent prayers in the shining darkness.
Infinite relics of common bodies.
Sensitive liquids upset.
Focara is a town in the province of Pesaro (I) placed atop a cliff overlooking the sea and named in the XXVIII Canto dell'Inferno, the most cruel in the whole Commedia in the condemnation of the violent separation of bodies and faiths.
During his exile (asylum) Dante dwells on this spur in the contemplation of its abyss and the strong and persistent sea wind that makes navigating insidious. From the same point Carloni and Franceschetti film a storm at sea. Their gaze is found to coincide with that of Dante.
Spectrography VII is part of the cycle of works ESSO: SHADOWS OOZING GOLD with which Carloni-Franceschetti won the 10th Edition of Italian Council, a call from the Directorate General for Contemporary Creativity of the Ministry of Culture created to promote Italian contemporary art abroad.
ESSO: SHADOWS OOZING GOLD is supported by ICA (Zagreb), Trieste Contemporanea (Trieste), HAR (Paris), Fondazione Pesaro Nuovo Cinema onlus (Pesaro), IUAV (Venice), Usmaradio (RSM), Adriatico Book Club (Venice), and Gasparelli Arte Contemporanea (Fano).
Il titolo della serie Spettrografie nasce dall’idea di annotare segni, tracce, interrogazioni provocate dal passaggio di forme o presenze in un luogo e in un momento determinati. La spettrografia quindi è, alla lettera, un insieme di sistemi di produzione, osservazione e registrazione degli spettri. Gli spettri si riferiscono a una tensione che provoca stupore, in cui essi possono apparirci per somiglianza speculare.
Le Spettrografie sono un tema di opere in cui la rivelazione di un enigma si perde nel movimento ciclico di una trasformazione perpetua, che può ricordare il tema pittorico della natura morta.
The title of the Spettrografie series comes from the idea of annotating signs, traces, and interrogations caused by the passage of forms or presences in a determined place and moment. Spectrography is therefore literally a set of systems for producing, observing and recording spectra. The spectra refer to a tension that causes astonishment, in which they can appear to us by specular resemblance.
Spectrographs are a theme of works in which the revelation of an enigma is lost in the cyclical movement of a perpetual transformation, which can recall the pictorial theme of still life.